di Federico Cioni
Se la fotografia è la vostra vita, ma disperate divenire un fotografo professionista, forse vi conviene valutare la possibilità di dedicarvi al mestiere di photo editor. Questa professione, affermatissima all'estero, risulta essere quasi sconosciuta in Italia, anche tra gli addetti ai lavori.
Il mestiere del photo editor nasce nelle redazioni dei giornali e delle riviste come colui che si occupa di gestire la parte fotografica della pubblicazione. In pratica, se la redazione decide di pubblicare una certa notizia, ad esempio un evento accaduto un tal giorno, il photo editor si adopera per trovare la foto che illustri l'episodio. Attenzione, non è una semplice ricerca di archivio: la foto deve accordarsi con l'interpretazione che il giornalista dà all'episodio. Ad esempio, se il giornalista racconta le dimissioni del Papa marcando lo sgomento della Chiesa, il photo editor cercherà una foto che mostri i volti scavati dei
fedeli in San Pietro. Se il giornalista, invece, collega le dimissioni del Pontefice agli scandali della Curia, servirà un foto con le facce poco rassicuranti di certi prelati.
Dove il photo editor scova le foto opportune? In primo luogo vagliando l'offerta delle agenzie fotografiche che propongono i loro sterminati cataloghi. Se la foto non risulta disponibile, il photo editor affiderà ad un fotografo professionista l'incarico di realizzare un servizio dedicato. Può succedere il caso che al photo editor vengano presentate delle foto che meritano di essere pubblicate con un articolo a contorno. Sarà compito del photo editor proporre la foto alla redazione giornalistica che si occuperà di scrivere il testo.
Si capisce quindi che da questi compiti derivano una serie di attività specifiche del photo editor: partecipare agli incontri delle redazioni giornalistiche per percepirne i bisogni in termini di immagini; mantenere eccellenti rapporti con le agenzie fotografiche, i fotografi professionisti ed in generale con tutto il mondo dei professionisti legati all'immagine.
Non a caso il photo editor è descritto come ".. un professionista della fotografia che non fa foto ed un giornalista che non scrive" (cit.) Il photo editor deve masticare molto bene di giornalismo e di fotografia, ma non deve essere necessariamente un fotografo. Anzi, è necessario che non si appiattisca sulla posizione del fotografo, ma che sia un ponte tra questo e la redazione.
Questa professione è difficilmente tipizzabile perché dipende dal tipo di giornale (quotidiano, rivista, ecc), dalla sensibilità all'immagine rispetto al testo scritto, dal budget messo a disposizione e tant'altro. Vale la pena notare che, in Italia, la fotografia è stata a lungo considerata l'ancella del giornalismo. Ultimamente le cose stanno cambiando e nuove interessanti prospettive si stanno aprendo anche sul fronte professionale.
Negli ultimi anni la figura del photo editor è uscita dalle redazioni per approdare in primo luogo nelle agenzie pubblicitarie e recentemente nel mondo internet. Il web, per come è strutturato, è molto sensibile all'immagine ed una buona foto può fare la differenza tra un sito e l'altro.
Se l'argomento vi interessa, potete approfondirlo nel libro di Bertolucci Leonello: "Professione Photo Editor" pubblicato da Gremese editore (prezzo di copertina € 18)
E' un agile manuale che racconta, in maniera succinta, ma esauriente e ricca di spunti, il mestiere di photo editor in tutti i suoi aspetti. Si legge molto bene ed ha un approccio estremamente concreto.
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